Archivi Mensili: novembre 2012

Sicurezza

Amici italiani mi chiedono prima di organizzare un viaggio se questo posto é più o meno tranquillo e quali misure di sicurezza adottare.
Il mio consiglio é sempre lo stesso. Meglio essere prudenti e tenere sempre gli occhi sempre super aperti. Magari fai la figura del cacasotto, ma eviti per troppa spavalderia di rovinarti (minimo) la vacanza.
Sei in un posto che non é casa tua, non conosci gli usi e costumi de luogo (anche se pensi il contrario), quindi stai sghiscio che é meglio.
Suggerisco di fare un check sul sito del Ministero degli Esteri viaggiaresicuri.it
Riporto gli ultimi avvisi:

ZONE A RISCHIO: nella Capitale e nelle altre principali città del Paese occorre adottare alcune comuni misure precauzionali, come evitare di circolare, soprattutto a piedi ed in ore notturne, in luoghi isolati. A causa degli episodi di violenza che hanno recentemente anche interessato vari cittadini italiani presenti nell’area di Boca Chica, si raccomanda di evitare la zona, o comunque di adottarvi comportamenti ispirati alla massima cautela, anche nella scelta dei locali (bar, ristoranti, intrattenimenti musicali o danzanti); stessa raccomandazione vale anche, in certa misura, per l’area di Juan Dolio. Si segnala la recente recrudescenza di episodi di criminalità vincolati al narcotraffico e scontri tra bande di delinquenti.
ZONE DI CAUTELA: luoghi turistici, ove si consiglia di affidarsi solo a guide ufficiali. Si segnala una forte recrudescenza degli scippi a danno dei turisti nella zona coloniale di Santo Domingo e nelle zone di Samanà/Las Terrenas.

ZONE SICURE: l’interno dei complessi turistici, che offrono, con la formula del “tutto compreso”, ogni genere di attività ricreativa, escursioni ed attività sportive.

AVVERTENZE
Si consiglia di:
– circolare con la fotocopia del passaporto e con il denaro strettamente necessario, lasciando nella cassaforte dell’albergo il documento originale e il biglietto aereo;
– utilizzare esclusivamente taxi consigliati dal personale dell’albergo e facenti parte di cooperative ufficiali poiché i trasporti collettivi pubblici urbani sono molto carenti, con servizio limitato ad alcune zone delle principali città;
– usare prudenza alla guida a causa del traffico caotico esistente, del fondo stradale spesso sconnesso e della cattiva o insufficiente segnaletica stradale;
– affittare automobili con autista;
– includere la copertura assicurativa al momento dell’affitto di automobili, moto d’acqua o altri veicoli a motore.
Il turista viene spesso individuato come tale e pertanto si trova a rischio di aggressioni, furti, scippi e truffe.

Avvisi particolari
Diffuso il 22.10.2012. Tuttora valido.

Sicurezza

Si assiste ad una recrudescenza di episodi di criminalità comune (furti, “scippi” e alcuni casi di aggressione) a danno dei turisti, in particolare a Santo Domingo, Boca Chica, Juan Dolio, Samanà-Las Terrenas e Puerto Plata. Si raccomanda, pertanto, di adottare durante il soggiorno misure di cautela e precauzione negli spostamenti. Negli ultimi mesi si sono registrati anche alcuni casi di sequestro di persona a scopo di estorsione.

Tasse e proteste

Oggi é un giorno difficile per la Repubblica Dominicana.
Tanto che le vale l’apertura della sezione Americhe del NY Times.

Ieri uno studente é stato ucciso (apparentemente dalla polizia) durante una manifestazione nella università più importante del Paese.
Stava protestando contro la riforma fiscale del nuovo Governo, una serie di misure (più tributarie che fiscali, a dire il vero) che impongono aumenti e nuove tasse, e che secondo i più andranno a colpire solo le fasce più deboli e la classe media.
Non é la prima volta che ci sono scioperi e proteste (che qua sono parecchio violenti), non é la prima volta che ci scappa il morto (purtroppo), ma noto questa volta una mobilitazione molto diffusa, forte e a vari livelli contro questa riforma, approvata in tutta fretta e credo maldestramente da una classe politica considerata incapace, corrotta e interessata solo ad arraffare tutto l’arraffabile nel più breve tempo possibile.
Non entro nel merito della correttezza o meno delle misure, che sono state adottate per tentare di riempire una spaventosa e inattesa voragine che il nuovo governo ha ereditato dal vecchio (entrambi dello stesso partito): sarebbe lungo e complesso, e ritengo non solo che questa non sia la sede ma anche di non avere gli strumenti per argomentare compiutamente.
Spero solo che il Paese possa superare i difficili momenti che si profilano con maturità e civiltà.

Cristo viene

La Repubblica Dominicana é un Paese di tradizione cattolica, e tuttora a maggioranza cattolica (62% nel 2002). A Santo Domingo, nel centro della Zona Colonial, si trova la Catedral Primada de América (Basílica Catedral Metropolitana Santa María de la Ecarnación Primada de América), la prima cattedrale di tutta l’America, consacrata dal Papa Giulio II nel 1504. Tanto per parlare di primati, sempre nella Ciudad Colonial si trovano le rovine dell’Hospital San Nicolás de Bari e del Monasterio de San Francisco, rispettivamente primo ospedale e primo monastero del Nuovo Mondo (siam mica qui a pettinar le bambole!).

La religione cattolica ha un ruolo determinante nella storia dominicana, anche con personaggi chiave per lo sviluppo del Paese, e ancora incide fortemente nella vita sociale e politica. Anche più di quanto (almeno apparentemente) accade in Italia.

Qui per esempio il tostissimo arcivescovo di Santo Domingo (perdón, Su Eminencia Reverendísima Nicolás de Jesús Cardenal López Rodríguez, Arzobispo Metropolitano de Santo Domingo, Primado de América y Presidente de la Conferencia del Episcopado Dominicano)

interviene quotidianamente con omelie e giudizi su tutto quello che succede, dalle elezioni alle liti interne dei partiti (dove viene chiamato a fare da paciere), dai casi di cronaca alla contestatissima riforma fiscale, dalla politica energetica dello Stato al traffico insopportabile.
E il potere della Chiesa Cattolica é riconosciuto e indubbio, tanto che nel 1954 fu firmato un Concordato tra la Santa Sede e la Repubblica Dominicana (all’epoca dominata dal dittatore Trujillo).

I cattolici sono la maggioranza, epperò sono tradizionalmente alquanto pigri in quanto a praticare.
E succede quindi che i cristiani protestanti (soprattutto evangelici) si facciano sentire maggiormente nella calle, tra la gente. Inizialmente soprattutto nelle classi meno abbienti, però recentemente sempre più anche nelle classi bianche e ricche e potenti.

Accade sovente per strada di ritrovarsi in mano volantini con salmi e inviti a pentirsi, o ascoltare predicatori improvvisati (in tutti i sensi) con megafono. A me é successo nella guagua che mi portava alla spiaggia, che improvvisamente un passeggero/a si alza e comincia a predicare invitando alla conversione e al pentimento perché bisogna prepararsi: si avvicina la fine del mondo e giá “Cristo viene”.


Esperansa

Quando ho visto il nome tracciato a pittura sulla barchetta in spiaggia ho detto a Gianpier che mi doveva assolutamente fare una foto.
Mi intrigavano il concetto, l’errore grammaticale (in spagnolo si scrive con la Z come in italiano) e il ricordo della meravigliosa canzone di Armando De Raza (che in questo video appare con Gegé Telesforo).

esperansa4 copy

Colazione

Melting pot

20121102-100226.jpg